Tiggiano: Santu Pati 2024, festa per il santo patrono e il capodanno contadino del Salento
È il vero capodanno contadino del Salento, la festa di “Santu Pati” nel Capo di Leuca, rito celebrato il 19 gennaio e intriso di tradizioni antiche, di saggezza arcaica e di quelle consuetudini contadine che, tra fede e goliardia, rendevano meno duro il lavoro nei campi.
Si apre domani, mercoledì 17 gennaio, a Tiggiano (Le) la tre giorni dedicata a Sant’Ippazio – protettore della virilità e della fertilità maschile, simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca. Si festeggia in questo piccolo borgo medievale del Sud Salento, a un passo dal mare Adriatico, incastonato nel parco naturale che si allunga tra Otranto, Leuca e Tricase, un paradiso naturale, tra distese di grano e terra rossa, antiche pagghiare e masserie cinquecentesche (tra cui quella divenuta dimora italiana dell’attrice premio Oscar Helen Mirren che con suo marito, il regista Taylor Hackford, è ormai inserita nella vita comunitaria tiggianese).
Il piccolo comune salentino è l’unico d’Italia a celebrare Sant’Ippazio e quest’anno lo fa dedicandogli ben tre giornate, con un intenso programma di riti religiosi e civili, organizzato dal Comitato Festa Patronale e dalla Parrocchia di Tiggiano, con il Patrocinio del Comune di Tiggiano e della Provincia di Lecce, in collaborazione con PugliArmonica, in programma nel centro del paese, tra la Chiesa Madre Sant’Ippazio, Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio e Piazza Mario De Francesco.
Si parte mercoledì 17 gennaio con lo spettacolo della Banda Multietnica del Sud Salento in Chiesa Madre alle 18:30, seguito dal Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano alle ore 19:00 e, a seguire, l’apertura dei Festeggiamenti con accensione dei bracieri monumentali e Havana Trio in concerto.
Si entra nel vivo il giorno successivo, giovedì 18, con la celebrazione del Capodanno contadino con prodotti tipici e buon vino a cura del Comitato Feste, dalle ore 19:00, e l’avvio della Sagra della “pestanaca”, la carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale, diventato prezioso simbolo di Tiggiano e inserita dal 2004 nell’elenco nazionale PAT-prodotto agroalimentare tradizionale. La sagra è a cura della Pro Loco Tiggiano e prevede inoltre alle ore 19:30 il Concerto dei “Misto Band” e alle ore 20 lo spettacolo “Zimba ca te passa”.
Grande festa di chiusura venerdì 19 gennaio, giorno del santo, con un ricco programma di appuntamenti civili e religiosi tra cui, dalle ore 6 alle 13, la fiera mercato tradizionale, alle ore 15 l’innalzamento dello stendardo di 6 metri portato in processione con la statua del santo e, dopo la Solenne Concelebrazione Eucaristica Presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca, dalle 19 la continuazione del Capodanno Contadino e alle 20:30 il concerto dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta e il finale con lo spettacolo di fuochi d’artificio.
SANTU PATI – IL CAPODANNO CONTADINO DEL SALENTO
A Tiggiano a dettare il tempo è ancora il ritmo del calendario agricolo, della vita contadina di una volta e anche la devozione per il santo patrono è legata a un rito rimasto immutato da sempre e che si accompagna, ormai da più di vent’anni, alla Sagra della “pestanaca”, la carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale. D’altronde, non è un caso se la festa di Santu Pati è anche un vero e proprio punto di riferimento temporale, come testimoniano i proverbi di una volta, come “te Santu Pati, e fave chiantati”, un consiglio dei contadini più esperti, che esortava a mettere a dimora le piantine di fave nel mese di gennaio.
Cara al santo, invece, la gustosa “pestanaca”, sempre presente a pranzo e a cena, insieme a finocchi, carote, sedano, per un colorato miscuglio di “subbrataula”, è l’ortaggio simbolo del patrono della virilità e della fertilità maschile, taumaturgo, invocato contro l’ernia inguinale degli uomini. La tradizione vuole che, ambasciatrici e intermediarie per vocazione, siano le donne a farsi da tramite perché il santo interceda e guarisca i mali degli uomini: con discrezione, strofinano la statua di Sant’Ippazio con un fazzoletto, lo stesso che passeranno poi sulla parte da guarire dell’uomo di casa interessato. Per le mamme, invece, è consuetudine raccogliersi in preghiera insieme al piccolo maschietto di casa, nella chiesa di Sant’Ippazio, per evocarne la benedizione.
Ed è una sorta di invocazione anche il pittoresco innalzamento dello stendardo, alto sei metri, e legato a un drappo rosso, proprio in onore di Sant’Ippazio, il giorno della sua festa. L’appuntamento con le diverse squadre di portatori è sul sagrato della chiesa, per contendersi l’onore di portare la statua e lo stendardo. Una vera e propria contrattazione, che si conclude con un pittoresco rullo di tamburi e l’uscita dello stendardo, mantenuto in posizione parallela al suolo per tutto il tragitto, dalla chiesa del santo patrono fino alla chiesetta dell’Assunta, dove poi sarà issato con un solo e deciso gesto dal portatore, che assicura così al paese ai cittadini un’annata prospera e un raccolto generoso. Una vera e propria prova fisica, salutata dalle campane e dagli applausi dei presenti, assiepati ai lati delle strade, che culmina nella processione accompagnata dalla banda e dai fuochi d’artificio.
Fede, tradizione culinaria e rituali quasi pagani, si mescolano nei giorni della ricorrenza.
La cerimonia del santo patrono è anche un’importante vetrina commerciale, anche questa una consuetudine ereditata dalle “fere” di una volta, le fiere mercantili, appuntamenti importanti per i produttori locali. Durante i due giorni di festa, infatti, ci si ritrova anche ai banchetti della sagra, dove si espongono le “pestanache” in originali composizioni, nelle caratteristiche ceste di vimini. Un campionario di colori e genuinità, che punta alla salvaguardia della biodiversità alimentare, con la partecipazione degli agricoltori locali, fieri di fare sfoggio delle proprie produzioni.
Un ortaggio locale, quindi, per un santo mediorientale. Il culto di Sant’Ippazio, d’origine turca, è infatti giunto insieme ai monaci basiliani nel Salento, dove è per tutti semplicemente “Santu Pati”, quasi un amico, un vicino di casa, ma soprattutto un confidente, un orecchio discreto al quale confessare le preoccupazioni più intime, i timori più nascosti, certi di trovare sempre ascolto e comprensione.
Programma
Festa di Sant’Ippazio e Capodanno Contadino 17-18-19 gennaio 2024
Organizzata dal Comitato Festa Patronale e Parrocchia di Tiggiano, con il Patrocinio del Comune di Tiggiano e della Provincia di Lecce, in collaborazione con PugliArmonica.
Mercoledì 10 gennaio
Ore 18:00 Inizio della Novena, con Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre.
Mercoledì 17 gennaio
Ore 18:00 Novena con Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre.
Ore 18.30 Concerto della Banda Multietnica del Sud Salento in Chiesa Madre.
Ore 19:00 Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano in Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio e Piazza Mario De Francesco
Ore 19:30 Apertura dei Festeggiamenti con accensione dei bracieri monumentali in Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio
Havana Trio in concerto in Piazza Olivieri
Giovedì 18 gennaio
Ore 18:00 Conclusione della Novena in Chiesa Madre.
Ore 19:00 Apertura del Capodanno Contadino con prodotti tipici e buon vino a cura del Comitato Feste in Piazza Olivieri
Sagra della Pestanaca a cura della Pro Loco Tiggiano in Piazza Mario De Francesco
Ore 19:30 Concerto “Misto Band” in Piazza Mario De Francesco
Ore 20:00 Concerto “Zimba ca te passa” in Piazza Mario De Francesco
Venerdì 19 gennaio FESTA DI SANT’IPPAZIO, PATRONO DI TIGGIANO.
Ore 6:00-13:00 Fiera Mercato Tradizionale in Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio, Via Vittorio Veneto
08:00 – 09:30 – 11:00 Celebrazioni Eucaristiche in Chiesa Madre.
Ore 9:00 Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano (itinerante)
Ore 15:00 Riti preparatori Asta del Santo e dello Stendardo in Via Sant’Ippazio
Ore 15:30 Processione – Itinerario: Via S. Ippazio – Via Veneto – Via XXIV Maggio – Via Fermi – Via Galilei – P.zza A. Moro – Via Volta – Via Verdi – Via Solferino – Via Petrarca – Via Veneto – Via della Libertà – Via Genova – P.zza Roma – Via Cortina – Via S. Ippazio- Chiesa Madre.
Al rientro della Processione, lancio dei palloni aerostatici devozionali a cura della ditta Pulli Dario da Veglie.
Ore 18:00 Solenne Concelebrazione Eucaristica Presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca in Chiesa Madre
Ore 19:00 Continuazione del Capodanno Contadino in Piazza Olivieri
Ore 20:30 Concerto dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta in Piazza Mario De Francesco
Ore 22:30 Spettacolo di fuochi d’artificio della ditta Martella, donato dalla Famiglia De Francesco Pietro.
Addobbo di luminarie sarà curato dalla ditta Parisi di Taurisano.
Dettagli e aggiornamenti su https://www.facebook.com/santippazio
Fonte: Ufficio Stampa