Sanremo 2023, l’algoritmo di Spotify analizza i brani
A circa un mese di distanza dalla conclusione del Festival di Sanremo, che quest’anno ha visto trionfare Marco Mengoni, iniziano a circolare in rete le prime classifiche relative ai passaggi radiofonici, agli streaming e alle preferenze individuali. Particolarmente interessante, però, è l’analisi effettuata dall’algoritmo di Spotify, che prendendo in considerazione ballabilità, positività ed energia ha stilato tre nuove graduatorie. Ecco chi ne esce vincitore.
Spotify specchio dei trend musicali
Spotify è oggi la piattaforma di streaming audio più utilizzata al mondo e, per tale motivo, riferimento per l’industria musicale alle prese con la rivoluzione digitale che in questi anni ha stravolto il modo di intendere l’intrattenimento, dalla fruizione dei contenuti audiovisivi, per l’appunto, fino all’uso dei passatempi tipici delle sale riproposti dalle piattaforme di casinò online.
Con milioni di riproduzioni giornaliere, Spotify riesce a tastare il polso del settore e a tenere traccia dei principali trend che riguardano la musica nazionale e internazionale, con iniziative talvolta anche molto particolari che anziché prendere in considerazione il numero di ascolti vanno ad analizzare in maniera diversa dal solito i brani musicali. Di recente questo è accaduto anche con le canzoni dell’ultimo Festival di Sanremo, studiate a fondo dall’algoritmo per determinare una graduatoria alternativa basata su parametri come positività, energia e ballabilità. Come si sono posizionati dunque i vari artisti?
I brani di Sanremo 2023 che trasmettono più energia
La musica può essere davvero un ottimo strumento per darsi la carica, a patto ovviamente di scegliere brani in grado di trasmettere energia e di coinvolgere appieno l’ascoltatore. È proprio questo uno dei parametri presi in considerazione dall’algoritmo di Spotify, che valutando ritmo e musica senza ovviamente entrare nel dettaglio del significato dei testi, ha premiato in questa “categoria” il pezzo di Rosa Chemical “Made in Italy”, con un punteggio totale di 0,897, seguito da “Vivo” di Levante a 0,867 e “Non mi va” dei Colla Zio a 0,851.
Brano meno energetici in assoluto risultano invece essere “Se poi domani” di LDA e “Parole dette male” di Giorgia, che si fermano rispettivamente a 0,466 e 0,471 punti.
Le canzoni di Sanremo classificate per ballabilità
Quali sono invece le canzoni sanremesi che spingono maggiormente a ballare? Secondo Spotify, in questo caso a svettare sul podio è Madame con la sua “Il bene nel male”, che totalizza 0,829 punti, seguita da “Stupido” di Will a 0,749 e “Mostro” di gIANMARIA a 0,718, brani che a un ascolto più approfondito rivelano significati tutt’altro che leggeri, come vorrebbe l’idea di “pezzo danzereccio”.
Nel terzetto di coda, invece, ancora una volta LDA che in questo caso totalizza 0,359 punti, Ultimo che con “Alba” si ferma a 0,349 e Gianluca Grignani, che raccoglie solo 0,302 punti con “Quando ti manca il fiato”.
Positività musicale: come si classificano gli artisti sanremesi
La musica può essere anche un ottimo veicolo di positività, un mezzo per abbandonare almeno temporaneamente i pensieri negativi e lasciarsi tirare su di morale: ecco perché Spotify ha voluto analizzare le canzoni di Sanremo 2023 anche da questo punto di vista, ottenendo un’altra interessante classifica.
Chi vince? Questa volta Elodie, con “Due”, che totalizza 0,856 punti precedendo sul podio il già citato Rosa Chemical con 0,839 punti e gli Articolo 31, autori di un pezzo a tratti nostalgico ma che, da un punto di vista musicale, risulta dare forti emozioni positive (0,690 i punti totalizzati).
A spiccare in questa graduatoria è però il penultimo posto di colui che ha invece dominato tutte le serate della kermesse, ossia Marco Mengoni, la cui “Due vite” a quanto pare non brilla in quanto a positività. Solo 0,133 i punti ottenuti, che permettono all’artista di Ronciglione di mettersi alle spalle soltanto Ultimo, che con “Alba” si ferma a 0,112. Poco più in alto invece Mara Sattei con “Duemilaminuti”, con 0,193 punti e Gianluca Grignani con 0,206.
Questo il responso che arriva dalla famosa piattaforma di streaming ma ovviamente ciascuno potrà sentirsi in diritto di contraddire la macchina di Spotify, d’altronde la musica ha sempre una forte valenza soggettiva e nessun algoritmo sarà mai in grado di comprendere al 100% le emozioni trasmesse dall’arte.