“Non ci credo” di Scuro è il Disco Esco di Radio
Il Disco Esco di Radio della settimana è “Non ci credo”, nuovo singolo di Scuro. In rotazione sulle frequenze di Mondoradio Tuttifrutti e in streaming su www.mondoradio.net con passaggi alle 10:30, 15:30 e 19:30!
Sonorità incisive e spirito rock si mescolano con elettronica e melodie pop: “Non ci credo” è il nuovo singolo del cantautore salentino Scuro. In uscita su tutte le piattaforme digitali per Artist First, nel brano prodotto con Adriano “Sure” Sicuro ed Errico “Ruspa” Carcagni, registrato tra Overloud Studio e L’Isola Studio con mix e mastering di Donato Romano, Scuro (chitarra, synth e voce) è accompagnato dalla batteria di Giordano Bello.
Musicalmente, il beat passa da un accento urban e una pulsazione trip – hop a uno sfogo finale più industrial rock. Il testo, attraverso toni dissacratori e sarcastici, ruota intorno al tema principale delle “fake” presenti sia nel mondo dell’informazione sia nelle emozioni quotidiane, intese come stati d’animo miseri e disagevoli che costringono ogni individuo a indossare una maschera. Parte da questo concetto l’idea dell’identità visiva dell’art work della copertina creato da Toto De Lorenzis, nel quale l’artista ha il volto coperto da uno “smile”. Falsa informazione, apparenze, mancanza di autenticità e giustizia: prendere atto di tutto questo ci porta a uno stato di impotenza, tanto che, come rimarcato nel ritornello, “non ci resta che ridere”.
“In questo brano ho voluto dare spazio non più all’introspezione e alla malinconia ma al vigore della sonorità e allo spirito critico, velato da uno spesso strato di sarcasmo”, sottolinea Scuro. “Sono maggiori le cose in cui non credo rispetto a quelle in cui credo, ma a queste ultime dò un valore molto alto. L’impegno per la musica e il suo messaggio per me sono di vitale importanza, così come l’amicizia e i rapporti umani. In questo brano non ho cercato featuring o nomi di grido, ma ho voluto che fosse un amico fraterno a lasciare un segno: Giordano Bello, che ha suonato la batteria. Siamo amici da sempre e condividiamo musica fin dalle prime sale prova e dai banchi di scuola. Ho messo in discussione chiunque e qualsiasi cosa, iniziando da me stesso”, prosegue il cantautore. “Ci vorrebbe un po’ di verità in più in quello che mostriamo e dovremmo essere consapevoli del fatto che annaspiamo senza trovare vie d’uscita in cliché che fanno male soprattutto a noi stessi. Io ci faccio ironia su tutto questo, facendo notare che l’osservazione critica non è sempre polemica; la musica e l’arte in genere devono dare degli spunti di riflessione e in un’epoca in cui la banalità, il trash e l’ossessione della visibilità si prendono tutto, l’artista dovrebbe tornare a dare dei messaggi importanti, prendere sul serio gli argomenti e non sé stesso. In quest’anno di limitazioni e sacrifici ho messo tutta la mia energia nelle canzoni”, continua Scuro. “Non ci credo è un brano del quale sono davvero soddisfatto e che utilizza un linguaggio più diretto, dando una svolta alle mie sonorità. Mi piace molto spaziare tra gli stili musicali ed esplorare nuove direzioni dando sfogo a tutto ciò che è il mio background. In questo caso il pop e l’elettronica si arricchiscono di elementi urbani ma anche tribali; ho dato spazio alla chitarra che è il mio strumento e finalmente a quell’anima rock che da tempo tenevo sopita. Ho lavorato tanto alla creazione di questo brano, tutto è nato da una cellula melodica “ridere, ridere” che si è diffusa come il benessere con cui combattere ciò di cui sei stufo”, spiega. “Ho cercato di far convergere tanti elementi musicali in una canzone che ha uno sviluppo continuo a livello sonoro. Non sono mai stato così soddisfatto di una mia traccia, penso sia una vera “bomba” da ascoltare ad alto volume. È inutile far finta di niente ed accettare tutto quello che i social ci passano senza fare delle valutazioni; sono uno spazio in cui ognuno è interprete, autore e recensore di sé stesso per cui quello che vediamo éè sempre la stessa immagine, la triste ostentazione del benessere di una delle generazioni più insoddisfatte della storia. Ho voluto dirlo con toni diretti e con un sound più potente rispetto alle mie precedenti produzioni, concludendo che alla fine tutto quello che possiamo fare è riderci su. Ritengo che sia il mio brano finora più riuscito e ne sono entusiasta; è un brano che calca la mano ma con leggerezza, ti schiaffeggia ma tu sorridi. Trovo che, pur non essendo niente di mai ascoltato, sia qualcosa di nuovo”.
Scuro è cantante, chitarrista, autore. Leader dei Logo con cui nel 2010 pubblica l’album “Backstage”, finalista di SanremoWeb nel 2009 e vincitore del Jack Daniel’s Tour nel 2008, vittoria che permette al cantautore di esibirsi a Nashville negli USA ed aprire live di Hard-Fi e Mick Jones dei Clash. Cantante e chitarrista di Moods con cui pubblica l’album “Wailing” nel 2015 (primo posto nella I-tunes Electronic Chart), vince il contest degli emergenti al RockinRoma e apre i concerti di Chemical Brothers, Prodigy e Subsonica. Allievo del CET, la scuola Autori di Mogol e con un’esperienza live decennale fatta di migliaia di esibizioni e chilometri in tutta Italia, dà quindi vita al progetto solista Scuro, percorso battezzato con il suo primo lavoro discografico Scuro EP pubblicato nel 2019. Il mondo sonoro in cui si muove Scuro Ep spazia dal pop-rock dalla vena più bluesy ad un pop moderno con la cassa in 4 quarti, ma sono presenti anche ritmi più urbani e dalle connotazioni new soul o trip-hop. Nel Dicembre del 2020, dopo quasi un anno dal lancio del suo primo lavoro discografico, pubblica il singolo Da un’altra vita, seguito, nell’Aprile del 2021, da Non ci credo.