MUFFX E ALDO TAGLIAPIETRA
La band salentina presenta, in anteprima assoluta, alcuni brani del nuovo progetto discografico ispirato al romanzo L'Ora di tutti di Maria Corti. Ospite della serata lo storico fondatore e cantante de Le orme. In apertura spazio alle selezioni musicali di Max Nocco
Dopo mesi in sala prove, i Muffx tornano sul palco, infatti, per presentare in anteprima assoluta alcuni brani de "L'ora di tutti", concept album strumentale liberamente ispirato al romanzo cult di Maria Corti ambientato durante l'invasione Turca nel 1480 a Otranto che uscirà a breve per GoDown records/Ill Sun. Per l'occasione insieme al quartetto ci sarà Aldo Tagliapietra, musicista e voce storica della band Le Orme, che proporrà anche alcuni dei brani più celebri e rappresentativi della sua lunga carriera.
I Muffx nascono nel 2006 da un’idea di Luigi Bruno, chitarrista, cantante e frontman del gruppo. Dal 2007 la band ha pubblicato tre album – “…Saw The…” (2007, Beard of Stars Records), “Small Obsessions” (2008, Go Down Records), “Èpoque” (2012, Ill Sun Records) – con un buon riscontro di critica e di pubblico. Attualmente, con la nuova formazione composta da Luigi Bruno (voce/chitarra), Alberto Ria (batteria), Ilario Suppressa (basso) e Mauro Tre (tastiere/sinth), la band è al lavoro per la realizzazione del quarto album interamente strumentale e liberamente ispirato al romanzo "L'ora di tutti" di Maria Corti. I Muffx hanno all'attivo un'intensa attività live sia in Italia che all'estero. Dal 2007 calcano palchi importanti in tutta Italia e si sono esibiti in Svizzera, Inghilterra, Germania e Olanda, condividendo il palco con Afterhours, Giorgio Canali e Rossofuoco, Teatro degli Orrori, Goblin, Richard Sinclair e molti altri.
Aldo Tagliapietra nasce a Murano-Venezia, il 20 febbraio 1945. Il padre era un apprezzato maestro vetraio, ma fin da subito non è l’arte del vetro ad affascinare Aldo, il quale preferirà ben presto la musica. Comincia giovanissimo a prendere lezioni di pianoforte dal prof. Guido Vecchi, dopo qualche anno vince un concorso per giovani autori e consegue la Licenza di Teoria e Solfeggio al Conservatorio Cesare Pollini di Padova. L'attività artistica vera e propria comincia nel 1965 quando entra a far parte del gruppo musicale che vede la luce in quell’anno e che sarebbe diventato noto con il nome Le Orme. Aldo si fa apprezzare subito come cantante e proprio il suo falsetto diventerà il forte elemento di continuità e di riconoscimento del gruppo. Oltre che la voce è presto anche il bassista e l’autore di gran parte delle canzoni di maggior successo. A partire dal Disco per l’Estate del 1968 Le Orme partecipano a varie edizioni del Festival Bar e a due Festival di San Remo, collezionano due Dischi d’Oro, un Premio della Critica, e si esibiscono in centinaia di concerti non solo in Italia ma anche all’estero e partecipano ai più importanti Festival di Musica Progressiva ottenendo ottimi riconoscimenti a livello internazionale. Nel 1984, in un momento di pausa dell’attività delle Orme, Aldo intraprende per la prima volta la strada da solista e realizza l’album "…nella notte", in cui compie un lavoro di recupero delle radici del rock. La sua attività musicale personale, sempre caratterizzata dalla ricerca, continua anche in seguito parallela a quella del gruppo. Quando nel 1994 incontra Budhaditya Mukherje e inizia a studiare il Sitar, affascinante strumento indiano e sua antica passione, si delinea per lui una nuova e importante fase artistica. Le lezioni si svolgono tra Venezia, Londra, Francoforte e Calcutta. Su questo strumento Aldo scrive anche un Metodo non ancora pubblicato (Manuale di musica indiana e Sitar). Nel 1998 dopo l’ultimo viaggio in India, vuole esprimere il significato di quell’esperienza, in cui la sua formazione occidentale si era incontrata con la filosofia e la musica indiana, e compone Il viaggio, dove impiega per la prima volta il Sitar come strumento principale. Nel maggio 2008, dieci anni dopo, esce il cofanetto dallo stesso titolo che contiene il cd e un libro, un’autobiografia in cui il viaggio in India diventa una metafora della vita e Aldo racconta la sua, vissuta attraverso gli anni del Beat, del Rock, tra le sperimentazioni musicali, fino ai Raga indiani. L’importante tournee delle Orme in Canada alla fine del 2009 è l’ultima con Aldo Tagliapietra al basso e alla voce. Da quel momento in poi gli altri componenti della band andranno avanti senza di lui e continueranno ad usare il nome Le Orme. Aldo perciò riprende la sua attività come solista e comincia a scrivere un album di inediti, fino al settembre del 2010 quando riallaccia i rapporti con Toni Pagliuca, ricostituendo il binomio degli autori rimasti nella storia delle Orme, e insieme a Tolo Marton, i tre partecipano a un importante Festival svoltosi a Roma per il quarantennale della musica progressiva in Italia, con Carlo Bonazza alla batteria. Successivamente annunciano un tour che li vedrà ancora una volta insieme sul palco per un grande evento di musica delle Orme. A causa delle conseguenze delle vicende giudiziarie sull’uso del nome “Le Orme”, si presentano soltanto con i loro nomi: Aldo Tagliapietra, Toni Pagliuca, Tolo Marton. Insieme regalano quattro memorabili concerti definiti l’evento Prog dell’anno con Manuel Smaniotto alla batteria.