DOMENICO QUIRICO – il grande califfato
Giovedì 5 marzo alle h. 18:30, presso la libreria icaro di Lecce (via Cavallotti, 7/a – 0832 331999), Domenico Quirico presenta "Il Grande Califfato" – Neri Pozza. Dialogherà con l'autore Cinzia Nachira della redazione di Jura Gentium, rivista di diritto internazionale.
Il giorno in cui, per la prima volta, parlarono a Quirico del califfato fu un pomeriggio, un pomeriggio di battaglia ad Al Quesser, in Siria. Quirico era prigioniero degli uomini diJabet al Nosra, Al Qaida in terra siriana. Nell'Est vicino all'Eufrate, già si mormorava della crescita di una sigla ancor più radicale, Isis, il cui mistero aumentava la paura. Sequestratori e sgozzatori di occidentali, raccontavano testimoni tremanti arrivati da Raqqa, la loro capitale. Abu Omar, il capo del drappello di Jabet al Nosra fu categorico con Quirico: “Costruiremo sia grazia a Dio Grande Misericordioso – disse – il califfato di Siria… Ma il nostro compito è solo all'inizio… Alla fine il Grande Califfato rinascerà, da EI Andalus fino all'Asia”. Tornato in Italia, Quirico cominciò a segnalare questo progetto del califfato, che anche altri comandanti delle formazioni islamiste gli avevano ribadito, non come un sogno ma come il loro piano strategico a cui si attenevano e collegavano i piani di battaglia. Non ci fu alcuna eco a questa rivelazione. Molti polemizzarono sgarbatamente: erano sciocchezze di qualche emiro di paese, suvvia il califfato roba di secoli fa, così si praticava la pericolosa islamofobia… Nel giro di qualche mese, tutto è cambiato e il Grande Califfato è una realtà presa in seria considerazione dalle cancellerie e dai governi di tutto il mondo. Questo libro è un viaggio, un viaggio vero, con luoghi, strade, città villaggi e deserti, sulla concreta esistenza, appunto, del Grande Califfato.
Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent'anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli.