Alessandro Cecchi Paone inaugura la mostra “Uliando Uliando” al Castello di Acaya
Appuntamento da non perdere giovedì 6 luglio al Castello di Acaya, la cittadella fortificata a pochi chilometri da Lecce, con Alessandro Cecchi Paone, noto giornalista e per anni conduttore televisivo de "La macchina del tempo” su Retequattro, che inaugurerà ufficialmente “Uliando Uliando. Pareidolia, guardare oltre ciò che appare”, la mostra fotografica e di illustrazioni ideata da Carlo Toma, patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce, dall'Istituto di Culture Mediterranee, dal Comune di Vernole, dalla Coldiretti e dall'Associazione Terra Archeorete del Mediterraneo, visitabile fino al 31 maggio 2018.
Alle ore 21 Alessandro Cecchi Paone terrà un’originale lectio magistralis sul tema della “Pareidolia nella storia dell’arte: da Giotto ai nostri giorni”. Interverranno per un saluto iniziale Loredana Capone (assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia), Antonio Gabellone (presidente della Provincia di Lecce e dell'Istituto di Culture Mediterranee), Luca De Carlo (sindaco di Vernole) e Pantaleo Piccinno (Presidente Coldiretti Lecce).
Quante volte vi sarà capitato di guardare una nuvola, cercando di scoprire la forma di un animale o i contorni di un volto? Si tratta di un fenomeno istintivo, un processo psichico, conosciuto come pareidolia: un’associazione mentale, un’intuizione percettiva, un’illusione subcosciente, che scaturisce dall’osservazione. Protagonisti della mostra sono gli ulivi secolari del Salento e i loro tronchi, che scorrono in un centinaio di scatti fatti da Carlo Toma e altrettante interpretazioni, realizzate da fumettisti, illustratori e disegnatori sul tema della riproposizione delle forme antropomorfe e zoomorfe degli ulivi secolari, che hanno ricreato con diverse tecniche. Gli scatti dei dettagli dei tronchi nodosi e contorti degli ulivi, realizzati esclusivamente con uno smartphone, sono affiancati da cartelli con su scritto ”Tu cosa vedi?”. Sollevandoli è possibile osservare i disegni che gli illustratori hanno realizzato, rielaborando le foto. C’è chi ha visto un gufo, chi il muso di un felino o il corpo di una donna, chi un gorilla e la testa di un asino. Al visitatore spetta il gioco – esercizio di riconoscere un’immagine e confrontarla con quella degli artisti.
Sono anni che appena può Carlo Toma passeggia in campagna tra gli ulivi. Lui amante della natura, ha girato il mondo, come autore, produttore, regista e documentarista. “Un giorno ho avvertito uno strano richiamo. Sono stato attirato dalle forme contorte degli alberi”, sostiene Carlo. ”Uliando Uliando” propone una sintesi artistica che, partendo dall’ulivo secolare, capolavoro della natura, declina varie intuizioni percettive fondate sullo sguardo: lo sguardo dell’autore che va oltre ciò che appare su un tronco e individua delle figure… lo sguardo dei disegnatori che interpretano quelle figure. Osservare in tal modo un ulivo secolare significa essere in interazione con la natura, attivando un processo conoscitivo, profondo”. Ed è anche l’occasione per valorizzare uno dei tratti identitari del territorio salentino – la cultura materiale dell'olio e dell'ulivo – con l'obiettivo di sottrarlo alla dimensione emergenziale di cui è stato investito recentemente a causa del fenomeno Xylella e riportarlo invece in un contesto di creatività e di arte.