Tricase, Palazzo Gallone – Prentazione libro “Ali spezzate” di Paolo Miggiano
La storia di Annalisa Durante, la 14enne uccisa il 27 marzo 2004 nel quartiere napoletano di Forcella in un conflitto a fuoco tra clan rivali, travalica i confini locali e approda a Tricase.
Appuntamento a stasera, venerdì 10 luglio alle ore 20.30, presso il Palazzo Gallone in Piazza Pisanelli dove, su iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Tricase della Libreria Marescritto, si presenta il libro "Ali Spezzate. Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni", scritto da Paolo Miggiano, edito da Di Girolamo e promosso dalla Fondazione Polis, la struttura della Regione Campania per l'aiuto alle vittime innocenti della criminalità e la valorizzazione dei beni confiscati alla camorra.
Con l'autore intervengono il sindaco e l'assessore alla Cultura del Comune di Tricase, rispettivamente Antonio Coppola e Sergio Fracasso, Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro, agente di scorta del giudice Giovanni Falcone, il magistrato consigliere presso la Corte d'Appello di Lecce Carlo Errico. Modera la blogger Paola Bisconti. Sono altresì previste letture di passi del libro con accompagnamento musicale di Pasquale Santoro.
La drammatica storia di Annalisa Durante rappresenta una delle pagine più buie di cronaca nera degli ultimi anni del nostro Paese. Sì, perché quando un'adolescente viene colpita mortalmente dalla violenza criminale, non si può archiviare il fatto come un brutto episodio di rilevanza locale, soprattutto quando il delitto è frutto di un contesto in cui regna il degrado, l'incuria, il senso di abbandono, la solitudine.
Ecco perché, sfogliando le pagine "Ali Spezzate", emergono svariate sfumature. C'è l'esigenza di non dimenticare il sacrificio di Annalisa e insieme al suo quello delle oltre mille vittime innocenti della criminalità del nostro Paese. C'è il desiderio di giustizia, intrinsecamente legato al senso della memoria, perché non dimenticare non vuol dire piangere la morte assurda di una quattordicenne ma fare in modo che questa stessa morte non risulti vana. C'è un forte grido di dolore, rivolto in particolare alle Istituzioni: possibile che in una delle città più importanti d'Europa per arte, storia e cultura, un'adolescente venga uccisa mentre parla affabilmente con le sue amiche sotto casa? Cosa si poteva fare che non è stato fatto affinché ciò non accadesse? E cosa è stato fatto dopo?
E' un libro pieno di domande “Ali spezzate”, che ad un'accurata analisi del contesto storico e territoriale in cui è maturato l'atroce delitto di Annalisa Durante affianca un'amara descrizione delle tante promesse mancate per dare una nuova vita al quartiere di Forcella. Eppure, proprio il papà di Annalisa, Giannino Durante, “è riuscito a tirar fuori il miele dalla morte”, come ha affermato il Premio Oscar Roberto Benigni al Teatro di San Carlo nel giugno del 2014 in occasione della terza edizione del Festival del Giornalismo “La Repubblica delle idee”. Piazza Forcella e la biblioteca intitolata alla memoria della figlia Annalisa sono lì a dimostrare che Giannino Durante crede in un futuro diverso per il suo quartiere, fatto di cultura, legalità, crescita, sviluppo e occasioni per i giovani.