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NO TAP di Treble, Lu Professore è il nuovo DISCO ESCO DI RADIO

Da lunedì 21 luglio a domenica 27 luglio

disco esco di radio

Antonio Petrachi, in arte Treble Lu Professore, è uno dei fondatori del gruppo salentino Sud Sound System attivo fin dagli anni 90 , ed ha firmato brani storici nel panorama nazionale della musica reggae ed HipHop, come Stop Al Panico, Reggae Internazionale arrivando fino al piu’ recente Le Radici Ca Tieni.
Autore sempre attento a mantenere vivo l’interesse per la propria terra e per tutte le forme di cultura e tradizione legate al Salento; pronto ad inserire nei propri testi , il coraggio di dichiarare le contraddizioni, i soprusi e nel contempo ad alimentare le speranze dei Sud del mondo.
Dal 2005, in collaborazione con un nutrito gruppo di musicisti, inizia un’altra avventura aprendo il Treble Studio e fondando l’etichetta indipendente Elianto con la quale sta facendo conoscere al mondo reggae nuove liriche, contaminazioni e soprattuttto giovani talenti salentini e non, che hanno cosi’ la possibilita’ di esprimersi attraverso il potente mezzo della musica.
La prima collaborazione post-Sud Sound System e’ concretizzata nel Cd KUMENEI E LU PROFESSORE-SALENTU…  progetto musicale (2006), dove l’esperienza del Reggae salentino incontra la musica tradizionale della terra d’Otranto, con risultati artistici molto apprezzati dal pubblico e dalla critica musicale.
Ricordiamo l’uscita del singolo POLVERE E SILENZIO (2007) colonna sonora del film FINE PENA MAI ( con Claudio Santamaria), in collaborazione con Raffaella Aprile, nota cantante tradizionale, e Dani Silk giovanissima ragazza salentina dalla voce sublime,una tra le molte scoperte di Treble.
Sei cd autoprodotti (treblestudio 1 e 2, South yard, Salentu, Boomdabash, Dai Carabi al Salento ), importanti partecipazioni live al Festival della Taranta e a Gusto dopa al sole e Rototom sunsplash (reggae festivals internazionali). Ricordiamo l’uscita del singolo POLVERE E SILENZIO (2007) colonna sonora del film FINE PENA MAI ( con Claudio Santamaria), in collaborazione con Raffaella Aprile, nota cantante tradizionale, e Dani Silk giovanissima ragazza salentina dalla voce sublime,una tra le molte scoperte di Treble.

L’ obiettivo artistico di TREBLE è di promuovere una ricerca di sintesi tra la tradizione musicale salentina e le sonorità world del reggae più vicino alle radici .
Le radici del reggae e le radici del salento si intrecciano musicalmente, per  qualificare ancora di più quel fenomeno, ormai affermato e riconosciuto, della presenza di artisti salentini e pugliesi nelle più innovative e fresche proposte musicali del momento.


Scheda Album “TREBLE”
In questo 2010 il veterano del reggae salentino torna con un disco solista che porta semplicemente il suo nome TREBLE, quasi non avesse un titolo. Il contenuto è sorprendente: in primo luogo la scelta di suoni esclusivamente analogici ed un respiro ‘live’ fornito impeccabilmente dalla Rootz Band e da un manipolo di altri ottimi musicisti
Questa importante scelta riporta la musica vicino al cuore dell’uomo in una ‘mistica naturale’ che pervade il disco e che ci riporta ai momenti memorabili di Treble del suo periodo S.S.S. ma in una prospettiva quanto mai attuale. ‘Treble’ non è un disco reggae convenzionale e tra le sue tante anime troviamo un respiro compositivo comune alla grande canzone d’autore, suggestioni di jazz e world music, un inossidabile cuore ‘roots reggae’ e la costante volontà di espandere i limiti espressivi, esprimere l’inesprimibile, sconfinare nello spazio dove ‘le parole possono anche non servire più’. Il costante dialogo di Treble con altri artisti, parte fondamentale del suo intendere la musica, porta via via all’interno dell’intero lavoro altri preziosi apporti vocali ad aggiungere nuovi colori e condividere nell’amicizia la passione per la musica

Recensione  a cura di Pier Tosi (giornalista Rototom Reggae sunsplash, dj radiofonico, scrittore)

L’inizio è subito vento che disperde le nuvole sul mare che come la musica non ha barriere in ‘Ci sape’ tra echi balcanici ed un tocco quasi ‘progressive’, una sorta di manifesto del nuovo percorso musicale del suo autore. Il ritmo cresce ed il reggae è ancora celato in ‘Era sira’ condivisa con il giovane Ventreianca:il ritmo incalza, i fiati ricordano Fela Kuti e le liriche ci portano alla genuinità delle radici del reggae salentino.
Lo stile giamaicano esplode finalmente in ‘Reggae business’, una composizione solare con l’apporto vocale di Payà dei Boomdabash ed un incisivo testo sulla tendenza a creare fratture all’interno della scena reggae invece di cercare unità nel vero spirito originario di questa musica. Si prosegue in stile ‘roots’ con le radici del reggae alla ricerca delle radici dell’umanità in ‘Il sutra del cuore pt 1’, brano ispirato da un canone fondamentale della tradizione buddista, “Il sutra del cuore”(500 a.C.): questa è la versione dal suono ‘live’ mentre la sua controparte ‘digital dub’ è presente nell’ottimo ‘Salento In Dub’ di Insintesi. ‘Stop this fussing and fighting’, arricchita dai maestosi suoni di fiati vede la prima entrata in scena del veterano ‘Gopher’ in un crossover di linguaggi con italiano, patois e dialetto salentino a dialogare nel nome della pace e della più autentica attitudine roots. In ‘Father’ il suono va ad esplorare lo stile ‘sufferer’, le sofferenze dei ‘ghetto people’ giamaicani a riflettere i sentimenti di tutti i sofferenti del mondo: l’andamento vocale rimanda alla ‘dub poetry’ di Linton Kwesi Johnson ed il padre in questione a cui la canzone è esplicitamente dedicata è Militant P (Piero Longo), sfortunato padre del reggae salentino. Il tramonto si tinge di rosso fuoco nell’acustica ‘Le parole dopo’, un momento unico che ti scalda il cuore grazie allo struggente violoncello di Redi Hasa, uno dei vertici espressivi del disco a dispetto dell’assenza del pulsare del reggae beat che riprende ad ondeggiare invece in ‘Soul wild’ con Treble e B.I.G. di Boomdabash a duettare su un lento e contagioso groove che riecheggia ‘Natural Mystic’ di Bob Marley. Rientra in scena Gopher nel brivido di ‘Cool meditation’, il potere del cuore e della mente che sono necessari per la rivelazione che porta alla rivoluzione: lo stile è originale ma le vibes riportano alla carica soul-reggae di Third World ed ancora una volta di Bob Marley. La sensibilità femminile fa capolino con Dani Silk a dar manforte a Lu Professore in ‘Pensi che’, brano roots militante sulla condivisione e l’amore che devono riempire il vuoto dei nostri tempi cupi nel nome della musica. 
Ci avviciniamo alla fine di ‘Treble’ e ‘Lu culure’ ha due anime, una breve ed acustica, quasi una sorta di skit con la voce affiancata dal flauto di Gianluca Milanese e dalla chitarra di Tommy Manfredi e l’altra una impetuosa cavalcata dub con un equilibrio tra ritmo e afflato musicale che ricorda il lavoro di Dennis Bovell dei dischi dub di LKJ. L’ultima traccia è dedicata al futuro ed è tutta per la voce della giovanissima Alessia Tondo, un astro nascente della musica d’autore salentina che dimostra tutto il suo talento. Ma diamo ‘Tempo al tempo’, l’importanza va ai sentimenti veri ed al calore della musica….


contatti
treblestudio@libero.it
eliantoed@libero.it

www.facebookme.com/trebleluprofessore

cell:3487836335+Treble, Antonio Petrachi

Elianto produzioni
via del fante 46, S.Foca di Melendugno (LE)

 

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